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Marussa Giovinazzo nasce a Roma nel 1978. Cresciuta in un contesto familiare e culturale dove sperimenta varie espressioni artistiche, prima da autodidatta,poi formandosi accademicamente come designer, stilista e costumista. L’esperienza avuta con l’Atelier Valentino come figurinista e creatrice di accessori, la porta verso nuove forme d’arte come la pittura su tela e le sculture installazioni che diventano parte integrante del suo lavoro.
Prende parte ad importanti eventi artistici a Roma, Milano,New York, nelle più prestigiose gallerie d’arte Moderna e locali di tendenza culturalmente orientati all’arte e al design.
È stata recensita da diversi critici d’arte e giornalisti. Le sono stati dedicati articoli in riviste cartacee e on line.
Molte delle sue opere sono presenti su numerosi cataloghi d’arte come “ Artisti di Oggi e di Domani “, Gangemi Editore, della curatrice e critica d’arte Monica Ferrarini e il CAM ( Catalogo Arte Moderna ) Mondadori Cairo editore 2022 -2023.

 

 

 

 

Marussa Giovinazzo “ Maru Queen “, spazia in diversi campi disciplinari e tecniche differenti, pur mantenendo una cifra stilistica definita e personale. Artista “ Pop Surrealista “ del movimento artistico “ Lowbrow “, presta ogni sua opera a molteplici piani di lettura interpretativa, capace di sconvolgere i riferimenti, per creare suggestioni ricolme di fascino e mistero. Ritroviamo simbologie più o meno esplicite e rimandi al mondo della geometria, della scienza, della fantascienza, della storia, dell’esoterismo, ordini mondiali quali Massoneria,Illuminati, ufologia, fake news, che si susseguono in un vortice riflessivo, testimonianza di un’artista che preme per recuperare il senso puro, ancestrale e originario delle cose, tra sogno e realtà , tra razionale e irrazionale, tra mondo onirico e oggettività, che necessita di mettersi in discussione, alla ricerca di quei significati sottesi che solo un’ indole sensibile,riesce a captare e a dare forma attraverso linee e colore. Marussa, riesce a legare piani sensibili e differenti, a dialogare con l’ Alterita’, a captare sostanza di una realtà che non è esattamente quello che abbiamo sotto i nostri occhi, ma bensì qualcosa di etereo con piani interpretativi diversificati a cui riesce a conferire forma, grazie alla condizione privilegiata del saper creare, oltre la realtà tangibile.